FICO D’INDIA

FAMIGLIA: Cactaceae
NOME BOTANICO: Opuntia ficus-indica
NOME COMUNE: Fico D’India
ORIGINE: Centro e Sud America, bacino Mediterraneo.
PARTE UTILIZZATA: caulis (cladodium), flos, fuctus, radix
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: polisaccardi ad alto peso molecolare (Opunziamannano), pectine, cellulosa, carotenoidi, flavonoidi (nei fiori)

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Cladodium: Equilibrio del peso corporeo. Modulazione/limitazione dell’assorbimento di nutrienti. Azione emolliente e lenitiva (sistema digerente). Regolarità del transito intestinale.
Flos: Funzionalità del sistema digerente. Regolarità del transito intestinale. Funzionalità della prostata.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
È interessante notare che i principi attivi contenuti nelle parti della pianta sono diversi, e quindi anche gli effetti dipendono dalla parte utilizzata.
L’impiego più comune utilizza le “pale“ (cladodi), che vengono impropriamente chiamate foglie. Queste sono ricche in fibre e mucillagini, che grazie alla capacità di inglobare acqua e nutrienti, sono ottimo ausilio nelle diete a scopo dimagranti. Si sfrutta quindi la capacità dei principi attivi, per aumentare il senso di sazietà, di assorbire il glucosio, i trigliceridi ed il colesterolo.
Per l’azione lenitiva sul sistema digerente, l’opuntia può essere un valido aiuto in caso di coliche.
I principi attivi contenuti nei fiori, sono utilizzati per la buona funzione della ghiandola prostatica e in caso di iperplasia della prostata (anomalo accrescimento di questa ghiandola). Quest’attività, nota nella medicina popolare, dipende dalla capacità di inibire di enzima presente in eccesso nella fase infiammatoria (5 alfa-reduttasi).

CURIOSITÀ: il frutto si utilizza a scopo alimentare, fresco o sottoforma di ottime marmellate. È molto ricco di vitamina C.