RUSCO

FAMIGLIA: Asparagaceae
NOME BOTANICO: Ruscus aculeatus
NOME COMUNE: Rusco
ORIGINE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale
PARTE UTILIZZATA: flos, herba, radix, rhizoma
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: Saponine (ruscogenina e neoruscogenina), flavonoidi,
FU: non meno dell’1% di sapogenine totali

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Radix, rhizoma: Funzionalità del microcircolo (pesantezza delle gambe). Funzionalità della circolazione venosa (funzionalità del plesso emorroidario).

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Le saponine, principi attivi del Rusco, aiutano a rafforzare le pareti dei vasi del sangue, per evitare che si rompano i capillari, creando problemi vascolari clinici ed estetici (riducono la permeabilità dei piccoli e medi vasi sanguigni e ne aumentano il tono venoso). Utile in associazione ad altre piante in caso di emorroidi.

USO ESTERNO: in crema, con altri principi attici, per Stasi venosa agli arti inferiori (gambe pesanti), presenza di capillari evidenti in superficie, Stati infiammatori del plesso emmorroidario.

CURIOSITÀ: il nome con cui è famigliarmente conosciuto per uso ornamentale è “pungitopo”, dalle punte affilate presenti sulle foglie. I rami sono utilizzati nelle decorazioni Natalizie.