FAMIGLIA: Compositae
NOME BOTANICO: Silybum marianum
NOME COMUNE: Cardo mariano
ORIGINE: Mediterraneo
PARTE UTILIZZATA: Fructus, herba, tegumen seminis, herba c. floribus
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: Favonlignani che formano un fitocomplesso denominato silimarina, costituito da silibina, silicristina, silidianina. Flavonoidi, olio grasso, proteine, mucillagini
F.U.: e.s.30-65% silimarina (espressa come silibinina)
CARDO MARIANO
Descrizione
EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Fructus, tegumen seminis: Funzione digestiva. Funzione epatica. Funzioni depurative dell’organismo. Antiossidante. Metabolismo dei carboidrati. Herba: Funzione digestiva. Funzione epatica.
IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
È un’erba amara, con proprietà diuretiche spasmolitiche, col eretiche (stimolo del flusso della bile).
Il cardo mariano, contiene principi attivi (silimarina) che svolgono un’importante azione di depurazione del fegato (protezione e rigenerazione della cellula epatica).
Un utilizzo particolarmente interessante del cardo è come supporto ai pazienti in chemioterapia, per ridurre i danni epatici indotti dalle cure.
CURIOSITÀ: l’azione depurativa a livello epatico fu nota osservando come animali che ingerivano sia il cardo che il fungo amanita phalloide (altamente tossico a livello epatico), riuscivano a salvarsi.
È una pianta che viene utilizzata anche a scopo alimentare.
