BORRAGINE

FAMIGLIA: Boraginaceae
NOME BOTANICO: Borago officinalis
NOME COMUNE: Borragine
ORIGINE: area mediterranea. Pianta annuale con fiori azzuri in estate, diffusa allo stato spontaneo
PARTE UTILIZZATA: flos, semen, oleum
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: Acidi grassi polinsaturi (acido gamma-linolenico)

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Oleum: Integrità e funzionalità delle membrane cellulari. Trofismo e funzionalità della pelle. Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale. Funzionalità articolare.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
L’olio è ricco in acidogamma-linolenico, che è un acido grasso che fa parte di quelli essenziali per l’organismo umano (EFA), utili per la prevenzione di alcune patologie cardiovascolari (controllo pressione sanguinia) e dell’invecchiamento, anche cutaneo (rughe).
Utile per il benessere della pelle, in caso di dermatite atopica, psoriasi e nei casi di perdita di elasticità della pelle.
Il beneficio sull’attività articolare si può estendere anche ai casi di Artrite Reumatoide. Infatti alcuni studi scientifici dimostrano beneficio dell’uso quotidiano dell’olio di borragine nel controllo del dolore e infiammazione.

CURIOSITÀ: il nome sembra derivare dal latino “burra” cioè stoffa ruvida. Le foglie sono infatti spesse e pelose. Le foglie e i fiori, secondo la tradizione popolare antica, messi a macerare nel vino, rendono gli uomini e le donne allegri, allontanando tristezza e malinconia.
IN CUCINA: nella tradizione Italiana e Francese, la borragine viene raccolta e coltivata negli orti per aromatizzare e “colorare” le insalate (si usano anche i fiori).