MELISSA

FAMIGLIA: Lamiaceae
NOME BOTANICO: Melissa officinalis
NOME COMUNE: Melissa
ORIGINE: Regioni mediterranee, Asia, Nord Africa
PARTE UTILIZZATA: flos, folium, herba c. floribus, aetheroleum
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: olio volatile (geraniale, nerale, citronellale, citrali e altri mono e sesquiterpeni). Altri componenti non volatili sono derivati dell’acido cinnamico tra cui l’acido rosmarinico e l’acido caffeico, flavonoidi e acidi terpenici (oleanolico ed ursolico).

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Folium, herba c. floribus, aetheroleum: Funzione digestiva. Regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas. Rilassamento e benessere mentale. Normale tono dell’umore. Antiossidante.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
La melissa trova molteplici impieghi che si possono ricondurre al suo effetto “calmante”. Possiamo dire che l’effetto si esplica in modo diretto con azione rilassante in caso di ansia, agitazione, stress, oppure sui disturbi legati alla digestione, dove va a rilassare la muscolatura del tratto gastrointestinale.
Effetto indiretto è quello che invece possiamo attribuire al controllo della pressione arteriosa e delle palpitazioni legate all’ansia.

CURIOSITÀ: pianta coltivata sin dall’antichità, probabilmente per le api da miele, da cui il nome. L’uso medicinale era già noto nei paesi arabi nel X secolo. Sfregando con le mani le foglie si libera un olio essenziale dal gradevole e caratteristico profumo di limone.
IN CUCINA: le foglie fresche sono aggiunte ad insalate e ad altre pietanze.