ZENZERO

FAMIGLIA: Zingiberaceae
NOME BOTANICO: Zingiber officinale
NOME COMUNE: Zenzero
ORIGINE: Asia tropicale
PARTE UTILIZZATA: rhizoma, aetheroleum
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: Olio volatile formato principalmente da idrocarburi sesquiterpenici (zingiberene, curcumene, farnesene) e una piccola percentuale di idrocarburi monoterpenici (1,8-cineolo, linalolo, borneolo, geraniolo, nerale; Vanilloidi pungenti (gingeroli, shogaoli, paradoli, zingerone).

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Rhizoma, aetheroleum: Funzione digestiva. Regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas. Antinausea. Regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare. Normale circolazione del sangue. Funzionalità articolare. Contrasto di stati di tensione localizzati. Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Pianta con importante attività antinausea, efficace anche in gravidanza. Utile in caso di “cinetosi”, cioè forte nausea durante spostamenti in auto, nave, aereo, ecc.
Favorisce la digestione, stimola la secrezione salivare e gastrica, e produce una caratteristica sensazione di calore allo stomaco.
Ha un effetto antinfiammatorio, utile in caso di dolori articolari.

CURIOSITÀ: pianta coltivata a scopo medicinale sin dai tempi antichi, sia dalle popolazioni orientali, soprattutto cinesi, che dagli antichi romani.
Il nome vishwabhesaj, termine usato nella medicina ayurvedica per indicare lo zenzero, significa ”medicina universale”, utilizzato per tutto.
Nella medicina popolare si consiglia l’infuso, anche per i dolori mestruali.
IN CUCINA: usato essiccato come aromatizzante, dal sapore pungente. I rizomi freschi vengono consumati crudi o conservati sott’aceto, canditi ecc.