SALICE

FAMIGLIA: Salicaceae
NOME BOTANICO: Salix alba
NOME COMUNE: Salice
ORIGINE: Europa. Alberi e arbusti diffuse nelle regioni calde e temperate dell’emisfero boreale a clima temperato.
PARTE UTILIZZATA: cortex, flos, folium, gemma, lympha, cortex ex ramis
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: glucosidi dell’acido salicilico (salicilati,salicina); polifenoli; flavonoidi.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Cortex, cortex ex ramis , folium: Funzionalità articolare. Regolarità del processo di sudorazione. Contrasto di stati di tensione localizzati.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Il salice trova impiego nei preparati per la cura degli stati influenzali, aiuta ad abbassare la febbre, a ridurre i caratteristici dolori diffusi ed ha azione antinfiammatoria.
Gli effetti sulla mucosa gastrica sono blandi e consentono quindi l’impiego della pianta per periodi lunghi (per esempio per la cura delle osteoartriti).

AVVERTENZE da riportare in etichetta: se si stanno assumendo farmaci antiaggreganti o anticoagulanti si consigli di consultare il medico. Si sconsiglia l’uso nei bambini e adolescenti. Non deve essere assunto da chi è allergico all’aspirina.

CURIOSITÀ: l’utilizzo della corteccia del salice in medicina, contro gli stati febbrili e dolorosi si trova in letteratura, già nel I sec. d.C. (Dioscoride), ma solo nel 1829 un farmacista francese diede inizio alla ricerca che portò alla sintesi dell’acido salicilico e poi dell’ “Aspirina” (ac. acetilsalicilico).
Il salice è una pianta maestosa, detto anche “piangente”, per i rami che scendono verso il basso.
La specie “alba”, si riferisce al colore bianco che prendono le foglie viste da lontano.
I rami, di una specie di Salice, particolarmente lunghi e flessibili, sono utilizzati per la produzione delle “ceste in vimini” (ramo del Salix viminalis).