TÈ VERDE

FAMIGLIA: Theaceae
NOME BOTANICO: Camellia sinensis
NOME COMUNE: Tè
ORIGINE: Oriente (Cina e Giappone). Pianta cespugliosa sempreverde
PARTE UTILIZZATA: folium
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina), polifenoli (epigalolocatechingallato, catechina, flavonoidi, tannini, acido clorogenico), saponine, vitamine, minerali.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Folium: Drenaggio dei liquidi corporei. Equilibrio del peso corporeo. Normale funzionalità intestinale. Tonico (stanchezza fisica, mentale). Antiossidante.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Erba aromatica, astringente e diuretica con azione stolante sul sistema nervoso centrale (SNC).
Utile per favorire la diuresi (eliminazione renale di acqua) in caso di ritenzione idrica, pressione alta, ed anche come supporto durante percorsi di diete dimagranti.
I polifenoli contenuti nel tè verde, conferiscono la proprietà antiossidante, utile per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi sull’invecchiamento cellulare (prevenzione delle malattie degenerative), per migliorare la funzionalità vascolare (diminuizione del rischio cardio-vascolare) e per contrastare gli effetti dannosi del fumo.
NB: In dose elevata può dare palpitazioni irritabilità e insonnia.
Non assumere tè durante eventuale supplementazione con Ferro.

CURIOSITÀ: il tè verde ed il tè nero, differiscono per il processo di lavorazione: quello verde non è fermentato.  Il trattamento intermedio di fermentazione porta invece al tè rosso o “oolong”.
Nel processo di fermentazione si riducono i principi attivi (i polifenoli vengono ossidati).
La lavorazione avviene in diverse fasi: appassimento, arrotolamento, fermentazione, essiccazione.
Il contenuto in caffeina di una tazza di tè (circa 50mg), è quattro volte inferiore a quello del caffè (100- 200 mg). Il tè bianco è la varietà più pregiata, si ottiene dai germogli essiccati all’aria senza calore diretto.
L’utilizzo del tè, come bevanda, secondo la leggenda, risale alla scoperta casuale da parte dell’imperatore cinese Shen-Nung (2600 a.c.) che fermatosi per una sosta sotto la pianta di camellia, per dissetarsi assunse dell’acqua, bollita dai suoi servi, nella quale erano cadute foglie della pianta. Ne apprezzò così l’aroma e le proprietà stimolanti.
Il rituale del tè, assume ancora oggi significato diverso per ciascuna popolazione: per gli Anglosassoni quello delle “cinque”, è un momento di unione famigliare e/o sociale; per l’Islam assume il significato di pace e amicizia.
IN CUCINA: con le foglie del tè si preparano infusi dissetanti, ottimi lisci o con limone o latte.
NB: Il latte, rende più digeribile il tè nero, il limone modifica l’aspetto, schiarendolo perché contrasta la formazione della “pellicola” in superficie (composti di reazione con i sali contenuti nell’acqua di preparazione).