GINKGO

FAMIGLIA: Ginkgoaceae
NOME BOTANICO: Ginkgo biloba
NOME COMUNE: Ginkgo
ORIGINE: Cina
PARTE UTILIZZATA: folium, gemma
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: ginkgolidi A, B, C, M, J (diterpeni lattonici), flavonoidi.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
FoLIUM: Antiossidante. Memoria e funzioni cognitive. Normale circolazione del sangue. Funzionalità del microcircolo.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Pianta che aiuta a migliorare la circolazione del sangue, grazie a sostanze come la quercetina e altri flavonoidi, che aiutano a “saldare” le pareti dei vasi sanguigni, (ne riducono la permeabilità capillare) sia nelle zone periferiche come le gambe, che in quelle dell’area cerebrale.
Il sangue più fluido trasporta più facilmente ossigeno e glucosio al cervello, migliorando concentrazione e memoria.
Utile quindi nel declino dell’attenzione e dei disturbi caratteristici degli anziani legati ad insufficienza cerebro-vascolare su base aterosclerotica e/o degenerativa (perdita memoria, demenza, alzheimer).
Utile anche in caso di disturbi all’udito, tipo acufeni (fastidiosi ronzii alle orecchie), e vertigini.
Una proprietà particolare, legata ai suoi principi attivi (ginkgolidi) è quella essere antinfiammatoria e di fermare le reazioni allergiche (anti PAF, fattori di aggregazione delle piastrine).

AVVERTENZE: consultare il medico per l’assunzione se si usano altri farmaci.

CURIOSITÀ: Albero coltivato già nell’antichità come albero sacro in Cina e Giappone, utilizzato nella medicina tradizionale cinese.
Il frutto, simile come forma alla prugna e di sapore sgradevole.
Il nome Ginkgo, deriva dal giapponese: Gin, argento e Kyo, albicocca.