AMAMELIDE

FAMIGLIA: Hamamelidaceae
NOME BOTANICO: Hamamelis virginiana
NOME COMUNE: Amamelide
ORIGINE: America del Nord. È una pianta ornamentale, coltivata anche in Italia, i cui bei fiori fioriscono in autunno quando cadono le foglie.                             PARTE UTILIZZATA: Cortex, Folium
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: tannini (miscela di gallotannini, catechine condensate e procianidine), glicosidi flavonici, oli essenziali.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Cortex, folium: Funzionalità della circolazione venosa (funzionalità del plesso emorroidiario), Regolarità del transito intestinale. Antiossidante.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
L’impiego più comune dell’Amamelide è legato alla sua azione vasocosrittrice (restringimento dei piccoli vasi sanguigni). Si trova nei composti indicati per prevenire e curare le emorroidi, o per ridurre i capillari venosi poichè agisce regolando la permeabilità dei vasi sanguigni e rafforzandoli.
L’attività antiossidante, legata all’alto contenuto in tannini, può essere interessante in composti utilizzati per contrastare l’azione dei radicali liberi, per esempio da fonti solari (ultraviolette).

USO ESTERNO: viene utilizzata, sola o insieme ad altre piante, in creme con azione lenitiva, antiarrossamento e per migliorare la microcircolazione delle gambe e plesso emorroidario e localmente per infiammazioni gengivali.
Per uso cosmetico, si utilizza l’acqua aromatica, ottenuta per distillazione delle foglie, in lozioni toniche e dopobarba.

CURIOSITÀ: Il suo potere cicatrizzante, era noto nelle tribù indigene, che utilizzavano questa pianta per curare le ferite di guerra.
Il nome Amamelide Virginiana, deriva dalla sua origine spontanea nello stato della Virginia.