MELOGRANO

FAMIGLIA: Lythraceae
NOME BOTANICO: Punica granatum
NOME COMUNE: Melograno
ORIGINE: Iran, India settentrionale. Arbusto a rami sottili, dai fiori arancio, seguiti poi dai frutti caratteristici con buccia coriacea, con semi a polpa rosa.     PARTE UTILIZZATA: Flos, fructus, pericarpium, semen
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: polifenoli, tannini (25 %), determinati come acido ellagico; alcaloidi piperidinici, vitamina C, potassio.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Fructus: Antiossidante.
Pericarpum: Regolarità del transito intestinale. Funzionalità del sistema digerente.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
ha un’azione astringente per il contenuto in tannini, utile in caso di diarrea cronica, o da parassitosi intestinale.
Significativa anche l’attività antiossidante contro i radicali liberi, e quindi contro l’invecchiamento di cellule e tessuti dell’organismo umano e protettiva contro i danni da radiazione solare.

CURIOSITÀ: il melograno, noto già nell’antichità per l’azione contro i parassiti intestinali, era anche considerato un simbolo di fertilità.
IN CUCINA: oltre ad essere un frutto gustoso, viene utilizzato per guarnire pietanze ed è l’ingrediente principale della “granatina”, componente di molti cocktail.