ROSA CANINA

FAMIGLIA: Rosaceae
NOME BOTANICO: Rosa canina
NOME COMUNE: Rosa canina
ORIGINE: Africa del Nord, Asia occidentale, Europa
È un arbusto spinoso presente anche nelle nostre montagne. In estate, presenta piccoli fiori bianchi-rosati, che in autunno lasciano il posto a bacche rossastre (i cinnoroidi, o falsi frutti).
PARTE UTILIZZATA: flos, falsus-fructus, surculi, folium, semen, fructus
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: vitamina C (1,7-5%), carotenoidi, (betacarotene) pectine, acidi organici, (malico e citrico) flavonoidi, polifenoli.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Fructus, falsus-fructus: Azione di sostegno e ricostituente. Regolarità del transito intestinale. Antiossidante.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Fonte “naturale” di vitamina C ha un contenuto superiore percentualmente ad arance e limoni. La vitamina C favorisce l’utilizzo dell’energia a livello cellulare.
Aumenta le difese immunitarie ed ha azione ricostituente ed antiossidante.
L’azione antiossidante aiuta a contrastare i ROS (Radicale Liberi dell’Ossigeno), prodotti dall’inquinamento e dannosi per la salute.
L’azione astringente, può aiutare in caso di disturbi intestinali (diarrea).
Le forme farmaceutiche più utilizzate in commercio sono: le capsule contenenti Estratti secchi titolati nei principali principi attivi, ed il Macerato Glicerico, che si può somministrare anche ai bambini per umentare le difese e come ricostituente.

CURIOSITÀ: alla famiglia delle Rose, appartengono le specie R. Centifolia e R. Gallica, utilizzate prevalentemente per la fabbricazione di cosmetici, quali l’acqua di rose, profumi e olii per creme ecc.
L’uso terapeutico delle rose risale ai romani e persiani, e probabilmente introdotto negli Stati Uniti nel 1759 dalla Compagnia delle Indie Orientali.
Si chiama “canina” perchè nel passato le sue bacche venivano utilizzate per curare la rabbia.
IN CUCINA: le bacche (falsi frutti) si possono utilizzare per fare sciroppi o marmellate.
La marmellata si può preparare anche con i petali, che sono gradevolmente profumati: si prepara lo sciroppo facendo bollire a fuoco basso per circa un’ora, acqua (250 g), zucchero (450 g) e ½ chilo di petali freschi.
Per preparare una bevanda ricca in vitamina C, si possono far bollire in un litro di acqua 50 g di bacche, per circa 10 minuti. È necessario però assumere il decotto ancora caldo, perchè altrimenti la vitamina C contenuta si perde.