TRIFOGLIO ROSSO

FAMIGLIA: Leguminosae
NOME BOTANICO: Trifolium pratense
NOME COMUNE: Trifoglio rosso
ORIGINE: America; Europa, Russia. Erba caratteristica, con foglie ternate e percorse da una sottile linea gialla.                                                                               PARTE UTILIZZATA: herba c. floribus, flos, herba
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: isoflavoni (formonetina, biochanina, genisteina, daidzeina), olio essenziale, minerali e vitamine.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Flos, herba: funzionalità delle prime vie respiratorie. Contrasto dei disturbi della menopausa. Fisiologica funzionalità cutanea. Funzioni depurative dell’organismo.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Il trifoglio rosso, ricco in sostanze dette fitoestrogeni, trova il suo principale impiego negli integratori studiati per ridurre i disturbi più frequenti nelle donne in “menopausa”.
Spesso si trova in associazione con altre piante, in modo da fornire un supporto specifico alle differenti manifestazioni fastidiose che coinvolgono le donne sia in premenopausa che in menopausa e postmenopausa, quali: vampate di calore, disturbi del sonno e dell’umore, irrequietezza, secchezza cutanea e secchezza vaginale (atrofia), aumento peso corporeo, oltre all’aumento di rischio per alcune patologie, cardiovascolari e ossee ecc.
L’olio essenziale ed i fenoli, spiegherebbero l’effetto antinfiammatorio e di fluidificazione del catarro nelle prime vie respiratorie.
“fitoestrogeno”: con questo termine ci si riferisce a sostanze prodotte dal mondo vegetale, che nell’organismo umano riescono a legarsi ai recettori degli estrogeni, imitando la loro azione, e contrastano i disturbi correlati alla diminuizioni degli ormoni (vedi sopra).

AVVERTENZE: L’apporto di isoflavoni con la dose giornaliere non deve superare gli 80mg.

CURIOSITÀ: “trifolium”deriva dal latino tri, tre, e “folium” foglia. Sono infatti caratteristiche le tre foglie unite dell’erba.
Fonti alimentari di fitoestrogeni sono: soia, cereali, noci, legumi, ecc.