FAMIGLIA: Caprifoliaceae
NOME BOTANICO: Valeriana officinalis
NOME COMUNE: Valeriana
ORIGINE: Europa, Asia Giappone. Pianta erbacea perenne
PARTE UTILIZZATA: radix, rhizoma
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: olio essenziale, acidi valerenici, iridoidi o valepotriati, lignani flavonoidi.
VALERIANA
Descrizione
EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Radix, rhizoma: Rilassamento (sonno; in caso di stress).
IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Conosciuta da sempre come sedativo, utilizzato nelle forme di nevrosi e angoscia.
Aiuta ad indurre e migliorare il sonno.
L’azione rilassante è utile anche in caso di tensione muscolare.
Viene spesso associata ad altre piante, quali: biancospino, passiflora, luppolo.
N.B. L’uso prolungato può dare assuefazione (con diminuizione dell’effetto desiderato) e aumento degli enzimi epatici. Si consiglia di fare pause nel trattamento ogni tre mesi circa.
CURIOSITÀ: il nome sembra derivare dal latino “valere”, star bene (era nota come rimedio nella medicina popolare).
Durante la prima guerra mondiale, veniva utilizzata la tintura Madre per curare le psicosi e gli esaurimenti nervosi legati ai traumi della guerra.