VIOLETTA DEL PENSIERO

FAMIGLIA: Violaceae
NOME BOTANICO: Viola tricolor
NOME COMUNE: Violetta del pensiero selvatica
ORIGINE: Europa, zone tropicali, America. Fiori estivi e primaverili, di colori biaco giallo, lilla,
PARTE UTILIZZATA: Flos, herba c. floribus
COMPONENTI ATTIVI PRINCIPALI: Flavonoidi, mucillagini, carotenoidi, tannini, acido salicilico e i suoi derivati.

Descrizione

EFFETTI FISIOLOGICI della pianta nei preparati per uso orale
(CLAIMS definiti nelle Linee Guida ministeriali – Dm 10 Agosto 2018 e Allegato 1 DM 9 gennaio 2019):
Flos, herba c. floribus: Fluidità delle secrezioni bronchiali. Funzioni depurative dell’organismo (benessere della pelle). Funzionalità articolare.

IMPIEGO COMUNE IN FITOTERAPIA per uso orale:
Viola tricolor, viene oggi principalmente utilizzata nella cura delle malattie della pelle. Infatti l’attività depurativa (sul fegato e sulla colecisti), unita al miglioramento della circolazione sui piccoli vasi periferici (microcircolo), produce effetti benefici sul tessuto cutaneo.
Può essere per esempio utile integrare con composti contenenti questa pianta, in caso di infiammazioni cutanee, quali eczemi, acne, psoriasi (azione antinfiammatoria dell’acido salicilico).
Nei soggetti che manifestano alterazioni a livello della cute sono tradizionalmente noti i benefici delle cure depurative al cambio di stagione (cure depurative primaverili).

USO ESTERNO: nel passato, grazie alle mucillagini presenti nella pianta, si utilizzava sulla cute per lenire forme di infiammazione o per curare nei bambini la crosta lattea.

CURIOSITÀ: le viole hanno semi piccoli, tondi con una specie di “coda” (elaiosoma), ricca di sostanze di cui si nutrono alcuni insetti, tra cui le formiche. In questo modo, i semi si spargono e avviene la diffusione spontanea di questa pianta.